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Erosione costiera a Reggio, una petizione per accelerare gli interventi

Oltre 500 cittadini chiedono la messa in sicurezza dell’arenile di Bocale II. Ci sono i progetti e le risorse. Si attende da mesi che la Regione adotti la valutazione di impatto ambientale

La stagione balneare è ormai alle battute finali. In tanti sono tornati a fare il bagno in uno dei tratti di costa a sud della città. Mete vicine che consentono di vivere il mare limpido a due passi da casa. Ma affinché anche il prossimo anno si possa rinnovare questa consuetudine che si traduce in presenze, in una speranza di crescita ancora possibile occorre agire per tempo. Perché l’erosione costiera che ha stravolto per qualche stagione il litorale è in agguato. La battaglia tra l’avanzata del mare e la “tenuta” della spiaggia non è ancora vinta.

Ed è adesso che occorre intervenire affinché le mareggiate invernali non si portino di nuovo via metri di arenile che solo grazie ai pennelli e alle opere di ripascimento si sono di nuovo formati. Per questo i cittadini dell’estrema periferia sud della città hanno promosso una petizione. Una raccolta firme che ha già raccolto oltre 500 adesioni rivolta al Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici della Regione, all’Autorità di bacino, all’Ufficio opere marittime per la Calabria e alla Città Metropolitana. Un appello con cui chiedere un intervento urgente per la salvaguardia e la tutela del tratto di costa di Bocale II al confine con il territorio di Motta San Giovanni un tratto in cui «si chiede i completamento dell’azione di messa in sicurezza dell’abitato esistente e la duratura stabilizzazione della spiaggia per migliorare l’offerta turistica delle strutture balneari e delle strutture commerciali esistenti.

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