Melito, una “bomba ecologica” da rimuovere
Il greto della fiumara “Tabacco” trasformato in discarica è un angosciante miscuglio di mancanza di vergogna e inciviltà senza limiti. Non solo. C’è inoltre, e questo emerge a chiare lettere, ancora , per l’ennesima volta, la conferma dell’esistenza di un numero evidentemente cospicuo di evasori Tari. Gente che, non avendo avuto la possibilità di avere in dotazione i mastelli per la differenziata in quanto non iscritta a ruolo, ha necessità di disfarsi dei rifiuti prodotti. E lo fa ovunque capiti. Senza remora alcuna. Neppure il rischio di arrecare un danno ambientale enorme al territorio (senza dimenticare quello d’immagine), li frena dal conferire selvaggiamente di tutto. E così un ampio tratto della fiumara è stato lentamente invaso da una quantità indescrivibile di spazzatura. Ci sono vecchi mobili, elettrodomestici arrugginiti, materassi, culle e una marea di buste con dentro resti di cibo. Il fetore sprigionato dall’ammasso informe di schifezze si sente persino dal ponte della sovrastante Statale 106. La situazione è da allarme rosso. Pericolosa al massimo. Non solo perché mette a rischio l’incolumità di eventuali passanti, ma lo è anche in previsione del maltempo. Nel momento in cui arriveranno i primi acquazzoni di una certa intensità, il danno sarà centuplicato. Trasportati dall’acqua i rifiuti finiranno inesorabilmente in mare. Se non tutti, buona parte di essi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio