Perché da Messina non possono prendere un aliscafo di sera e visitare i Bronzi al Museo? E perché da Reggio non si può attraversare quel braccio di mare, di sera, per mangiare focaccia o arancini all’ombra del Duomo di Messina? E se poi siamo nel fine settimana, neanche a parlarne già da metà pomeriggio... Non è solo una questione di continuità territoriale, ma soprattutto d’integrazione mancata, quell’asse tra Messina e Reggio sempre più invisibile, malgrado dichiarazioni d’intenti, idee, progetti e progettini. La realtà sono i collegamenti con mezzi veloci, oggi affidati a Blu Jet, con orari disegnati su misura (forse) per i lavoratori pendolari e nessun altro. Niente corse dopo le 21 durante la settimana, dopo le 17 nel weekend. Con buona pace di chi vuole ritagliarsi altri spazi, quelli del tempo libero, della cultura, dello svago. Nessuna possibilità resta di attraversare lo Stretto, con tutto ciò che ne segue anche in termini di economia. E di collegamenti in funzione dell’aeroporto (altro nodo da sciogliere) neanche per idea. Che fine abbia fatto la consultazione pubblica indetta dal Mit tra maggio e giugno 2020 non è dato sapere. Si voleva tastare il polso, ma dopo oltre un anno non è venuto fuori niente. Silenzio a Roma, attesa sullo Stretto.
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