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Rosarno, le ragioni dello scioglimento

Lunga relazione del ministro dell’Interno sul lavoro della commissione d’accesso, a base del “terremoto” al Comune

Il Comune di Rosarno

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto di nomina dei commissari straordinari Antonio Giannelli, vice prefetto; Roberta Mancuso, vice prefetto aggiunto, ed Emilio Saverio Buda, dirigente di II fascia, area funzioni centrali, ai quali viene affidata la gestione del Comune medmeo per i prossimi 18 mesi. Il provvedimento è conseguenza dell’esito di approfonditi accertamenti, da cui – scrive il capo dello Stato – “sono emerse forme di ingerenza della criminalità organizzata, che hanno esposto l'amministrazione a pressanti condizionamenti, compromettendo il buon andamento e l'imparzialità dell'attività comunale”. Accertamenti che hanno consentito di rilevare che “la permeabilità dell'ente ai condizionamenti esterni della criminalità organizzata ha arrecato grave pregiudizio per gli interessi della collettività e ha determinato la perdita di credibilità dell'istituzione locale”. Al fine, pertanto, “di porre rimedio alla situazione di grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale, si rende necessario l'intervento dello Stato mediante un commissariamento di adeguata durata per rimuovere gli effetti pregiudizievoli per l'interesse pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente locale”. Nella relazione inviata al presidente della Repubblica, il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese mette in rilievo il lavoro svolto dalla commissione d’accesso, che al termine dell’indagine ispettiva presso il Comune “ha depositato le proprie conclusioni.

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