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La morsa della cosca Cordì su Locri: chiesti dalla Dda 203 anni di carcere

Requisitoria dei pm nel processo scaturito dall’operazione “Riscatto – Mille e una notte”

Rischiano 203 anni di carcere i 16 imputati dell’operazione “Riscatto – Mille e una notte” sotto processo al Tribunale di Locri. La pesante richiesta di condanna è stata formulata nel tardo pomeriggio di ieri dai sostituti procuratori Giovanni Calamita e Diego Capece Minutolo della Procura distrettuale antimafia di Reggio al termine della requisitoria che si è sviluppata in circa sette ore. Le indagini hanno permesso di ricostruire l’attuale operatività di gruppi criminali facenti capo alla storica cosca locrese Cordì, ai presunti cui partecipi vengono contestati, a vario titolo, i reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, illecita concorrenza con minaccia o violenza, trasferimento fraudolento di valori, detenzione e porto in luogo pubblico di armi, con l’aggravante di aver agito per favorire gli interessi della ’ndrangheta. Queste le richieste per i sedici imputati: Vasile Iulian Albatoaei 7 anni 6 mesi, Antonio Alì 5 anni, Cosimo Alì 18 anni, Giorgio Alì 7 anni, Cosmin Avasiloiei 3 anni 6 mesi, Guido Brusaferri 20 anni, Cesare Antonio Cordì 6 anni, Domenico Cordì (classe 1979) 30 anni, Salvatore Dieni 30 anni, Teresa Giorgi 4 anni, Emmanuel Micale 20 anni, Fabio Modafferi 10 anni e 10 mila euro di multa, Cristina Nauman 3 anni 6 mesi, Elis Lamer Naumen 3 anni 6 mesi, Giuseppe Ripepi 15 anni, Gerardo Zucco 20 anni.

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