Il Gip di Locri ha disposto una proroga di 6 mesi per l’espletamento di ulteriori indagini relative all’incidente che il 24 maggio 2019 è costato la vita al 26enne Salvatore Caruso.
Per l’incidente, che si è verificato in una contrada di Locri, la Procura locrese aveva aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati F.A., una zia acquisita del 26enne Caruso. All’esito di una serie di accertamenti la Procura locrese ha chiesto l’archiviazione della posizione dell’indagata in quanto: “Le indagini investigative delegate – scrive il pubblico ministero – hanno escluso una qualsivoglia responsabilità, anche a titolo di colpa, in capo alla precitata indagata; ed invero il sinistro si è verificato per cause accidentali non imputabili a F.A.”. Di conseguenza il pm ha concluso ritenendo che: “Per quanto precede non vi sono quindi elementi per sostenere l’accusa in giudizio nei confronti della predetta indagata”.
I familiari di Salvatore Caruso, in particolare, la madre e il padre del 26enne, tramite i rispettivi legali, gli avvocati Emanuele Procopio e Giuseppe Monteleone, si sono opposti alla richiesta di archiviazione rappresentando una serie di elementi sui quali il Gip di Locri si è determinato accogliendoli in gran parte. Di conseguenza il gip ha respinto la richiesta del pm ed ha accolto le argomentazioni dei legali delle parti offese presenti nell’atto di opposizione.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia