Si è concluso con 7 condanne e 3 assoluzioni il processo “Cemetery boss”, definito con rito abbreviato dal Gup di Reggio a seguito dell'inchiesta della Procura distrettuale antimafia che ha ricostruito gli organici e gli interessi criminali delle ’ndrine Rosmini e Zindato, che condividono l’operatività nei quartieri Modena, Ciccarello, San Giorgio Extra e via Pio XI, e secondo le conclusioni degli inquirenti monopolizzavano al cimitero del rione Modena buona parte dei lavori relativi alla tumulazione ed estumulazione delle salme, l’edificazione e ristrutturazione delle cappelle funerarie, affidandoli esclusivamente alle ditte «vicine o espressione» degli ambienti della criminalità organizzata.
Pena pesante, 13 anni, a Francesco Giordano, secondo gli inquirenti il perno del quadro accusatorio in quanto considerato ai vertici della cosca Rosmini. 14 anni a Natale Crisalli. A Giuseppe Angelone sono stati comminati 11 anni e 8 mesi. Otto anni ciascuno a Rocco Richichi e Demetrio Messineo. Assolti Giovanni Rogolino, Giuseppe Casili e Cristina Pangallo.
'Ndrangheta, il controllo delle tumulazioni al cimitero: 13 anni a Giordano. Ecco le condanne
Gli interessi criminali delle ’ndrine Rosmini e Zindato
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