Quasi tre milioni e mezzo di euro, quattro lotti e ventitré nuovi bus per potenziare all’insegna della sostenibilità la flotta dell’Azienda di trasporto pubblico metropolitano. L'operazione prevista nel 2017 esce dalle paludi e inizia a prendere forma davvero. Il bando è infatti stato pubblicato, dopo che nel mese di luglio erano stati adottati dal Comune i provvedimenti preliminari. Il programma finanziato attraverso i fondi Cipe punta all'efficientamento del servizio Tpl su gomma con l'adeguamento del parco veicolare in chiave sostenibile.
Un parco mezzi pensato per un territorio vasto ed eterogeneo, in cui c’è bisogno dei mini bus più piccoli che consentono di raggiungere anche i territori di montagna e poi invece quelli per i tragitti più agevoli. Un intervento che ben si concilia con i progetti della società che rappresenta un elemento chiave nel percorso dell’area integrata dello stretto, con l’allargamento del perimetro dei servizi di trasporto che arriveranno fino a Villa e a Motta San Giovanni. Certo in questi anni la flotta era stata ammodernata, grazie alle risorse comunitarie con cui l’Ente ha tanto investito sulla società, tanto da dotarla del parco mezzi tra i più nuovi del Paese (in termini di chilometri).
Ma non bastano i mezzi per migliorare il servizio. Serve anche un manto stradale adeguato, magari senza le buche ricordano Beirut, senza i crateri che si aprono nell’asfalto in tantissime delle strade che i mezzi percorrono.
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