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Rifiuti a Reggio, nuova batosta per la Metro City

Il Tar accoglie il ricorso del Comune di Palmi sul piano di bonifica della discarica di Melicuccà. Era stata indicata come la soluzione a tutti i mali nel settembre 2020 ma è ancora chiusa

Nuova batosta per la Città metropolitana sul già scottante tema dei rifiuti. Il Tar di Reggio, infatti, ha accolto il ricorso del Comune di Palmi guidato dal sindaco Giuseppe Ranuccio contro il piano di caratterizzazione della discarica "La Zingara" di Melicuccà con la contestuale bonifica del sito. Un colpo aggiuntivo per il progetto di autosufficienza della Metro City che durante la campagna elettorale per le comunali del settembre del 2020 era stato tra i cavalli di battaglia del poi riconfermato sindaco Giuseppe Falcomatà.

Il Comune il cui primo cittadino Ranuccio è nella maggioranza di centrosinistra a sostegno del sindaco Falcomatà alla Città metropolitana aveva anche contestato l'ordinanza del 12 aprile 2021 con la quale la Regione Calabria si era ordinato alla Città Metropolitana di Reggio Calabria di procedere “con urgenza entro i 15 giorni successivi all’emanazione della presente ordinanza, all’indizione della gara per l’affidamento del servizio di progettazione del Progetto operativo di bonifica del sito della discarica di Melicuccà sulla base delle risultanze del Piano di caratterizzazione ambientale".

Le origini del contenzioso

Il contenzioso parte quando il Comune di Palmi formalizzava alla Città Metropolitana di Reggio Calabria il proprio parere negativo all’approvazione dei risultati del citato piano di indagini integrativo. A fondamento del parere espresso veniva evidenziato come il ridetto piano di indagini, preliminare alla progettazione delle operazioni di bonifica sul sito di località la Zingara, non tenesse in considerazione la vulnerabilità ed il rischio a cui è sottoposta la sorgente Vina, che sgorga a valle della discarica, all’interno del medesimo bacino idrografico Torrente Arena. Una preoccupazione espressa con un parare dal Comune di Palmi.

Conferenza di servizi viziata

Nonostante ciò la Conferenza di servizi dava il via libera al progetto non tenendo in considerazione il dissenso del Comune sulla situazione di grave compromissione delle falde idriche presenti. «Il piano di caratterizzazione della discarica non poteva essere approvato dalla conferenza di servizi in ragione delle gravi lacune evidenziate dal Comune ricorrente.

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