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Reggio Calabria, i brogli elettorali oggi all’esame del Consiglio di Stato

I ricorrenti aumentano dopo il primo grado e l’amministrazione schiera un pool di legali. L’esito dell’udienza non arriverà subito dopo la discussione. “Nuova Italia Unita” spera di ribaltare il provvedimento del Tar

Il caso dei brogli alle ultime elezioni comunali del settembre del 2020 torna in un’aula giudiziaria. Oggi davanti al Consiglio di Stato la seconda sezione discuterà il ricorso presentato dagli esponenti di “Nuova Italia Unita” in udienza pubblica. Diciamo subito che i ricorrenti sono quadruplicati rispetto al primo atto depositato al Tar di Reggio che, ricordiamo, ha dichiarato inammissibile il ricorso. C’è molta aspettativa tra i ricorrenti sull’esito del giudizio di appello. Si spera che verranno valutate fondate le rimostranze a differenza di quanto successo a Reggio.

A tal proposito il principale autore della battaglia giudiziaria annunziata da molti ma portata avanti da pochi, Luigi Catalano, scrive: «Ci auspichiamo fortemente che il Consiglio di Stato ribalti la sentenza del Tar Calabria, che dopo una lunga camera di consiglio evidentemente divisa stante la tarda ora della pronuncia, non accoglie le valutazioni di Nuova Italia Unita sull’illegittimità del Consiglio Comunale di Reggio Calabria emerso dalle elezioni dello scorso settembre 2020. Il tribunale amministrativo della città dello stretto non ha reputato significative le gravi decisioni assunte dalla giustizia ordinaria negli scorsi mesi, che in merito fece anche scattare degli arresti, e la manipolazione del voto, attraverso quel sistema strutturato che, fin dalla nomina dei presidenti di seggio, ha gravemente inficiato il responso democratico del voto dei reggini».

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