Il sindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà, con una apposita delibera, ha manifestato l’interesse dell’Ente, all’Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata, all’acquisizione al patrimonio indisponibile della Città Metropolitana di ben tredici beni sottratti alla criminalità e da destinare a finalità sociali. Nello specifico, si tratta di appartamenti, terreni agricoli, box, garage, autorimessa e magazzini ubicati sul territorio urbano. Un patrimonio importante che potrebbe essere riutilizzato per finalità sociali. «Quando una comunità tona in possesso di patrimoni appartenuti alla malavita – ha detto il sindaco Giuseppe Falcomatà – è una vittoria di civiltà, importantissima, per l’intero territorio. Vuol dire, infatti, estirpare e riportare nei sacri perimetri della legalità quelli che rappresentano o hanno rappresentato l’ostentazione del potere malavitoso in un paese, in un rione, in una popolazione che stenta a crescere per colpa di quella malapianta. Oggi, ancora una volta, la Città Metropolitana vuole riappropriarsi di ciò che è stato edificato e costruito sui pilastri dell’illegalità per riconsegnalo ai cittadini e, in questo modo, creare economia, sviluppo, socialità, condivisione, strumenti di crescita equi, solidali e colmi di umanità».
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