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La donna morta di infarto in attesa dell'ambulanza a Villa, l’Asp difende il “118”: "Arrivato in 14 minuti"

Il caso della donna morta d'infarto denunciato da un dottore

Domenico Minniti

L’Asp cerca di allontanare dal servizio “118” ogni responsabilità per il decesso della signora infartuata al cui capezzale l’ambulanza è arrivata con notevole ritardo e senza medico a bordo: il direttore Domenico Minniti smentisce il medico curante sui tempi di arrivo dell’ambulanza da Scilla, ma nulla può dire sulla mancanza del personale sanitario. Le prime risultanze dell’indagine interna avviata dall’Azienda sanitaria (per capire cosa sia realmente successo, con il chiaro intento che se dovesse emergere qualsiasi responsabilità sarà immediatamente denunciata), già consegnate alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, avrebbero “certificato” una chiamata alle 2,17 con arrivo alle 2,31. «Ieri stesso (ossia il 1. novembre) – dichiara Minniti – sono andato personalmente alla centrale operativa. Il ritardo non risulta agli atti. Risulta il codice Sierra (identificativo dell’ambulanza di Scilla) chiamato alle 2,17 e arrivato al domicilio dell’utente alle 2,31».

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