L’atto di citazione originario era stata presentato in Tribunale nel 2010 da Orsola Fallara che chiamava in giudizio il Comune per stabilire «se i conferimenti di incarichi professionali come professionista esterno al Dirigente dell'U.O. Finanze e Tributi del Comune fossero legittimi e se la stessa avesse diritto alla percezione dei relativi compensi in aggiunta a quelli già percepiti come dirigente». Alla fine del processo di primo grado, però, la peggio l’hanno riportata i due eredi della Fallara che sono stati condannati a risarcire (oltre un milione di euro) il Comune per le autoliquidazioni della Fallara e per il danno d’immagine causato a Palazzo San Giorgio. L’avv. Natale Carbone, difensore degli eredi della Fallara, ha preannunciato che appellerà la sentenza.
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