Le intenzioni del Comune sono sicuramente positive, una vera e propria “rivoluzione”: il Mercato ittico non solo per la compravendita dei prodotti del mare ma aperto anche alla degustazione in uno scenario unico per bellezza e peculiarità. La “visione” in prospettiva, però, si scontra con la dura realtà che rischia di vedere il fabbricato demaniale chiuso e inoperoso per chissà quanto. Si è conclusa con esito «infruttuoso», infatti, la procedura pubblica per l’affidamento in gestione della struttura all’interno dell’area portuale. L’esito è stato reso pubblico attraverso l’albo pretorio del Comune: l’unica offerta pervenuta da una ditta reggina in Ati con una società messinese, rende noto il settore Sviluppo economico, ha ottenuto un punteggio «inferiore a quello minimo richiesto nell’avviso pubblico«. Qualche centesimo oltre 22 punti la valutazione finale della commissione, a fronte di un “tetto” richiesto di almeno 45. La palla, a questo punto, resta nelle mani dell’amministrazione Falcomatà: bisognerà decidere se svolgere un nuovo tentativo magari con diverse condizioni o se virare su altre soluzioni.
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