Il Conservatorio all'improvviso si trova senza direttore. Un pasticcio burocratico sull'asse Roma-Reggio Calabria ha bloccato la permanenza del direttore in proroga alla guida dell'ente. La vicenda è paradossale ma allo stesso tempo emblematica di come la pubblica amministrazione opera. Il direttore è Maria Grande che era stata nominata una prima volta nel 2017 dopo regolari elezioni e ha completato regolarmente il primo mandato di tre anni, poi è stata rieletta una seconda volta nel 2020 e quindi era iniziato da poco il secondo anno del mandato. Quando il direttore ho compiuto i 65 anni ha chiesto il trattenimento in servizio per un anno per poter completare tutti i progetti che erano in itinere e facendo riferimento a un articolo di legge che prevede per i dirigenti scolastici il trattenimento in servizio fino ai 67. Quindi si arriva al 16 febbraio scorso quando si presenta la domanda di trattenimento in servizio al consiglio di amministrazione e viene concesso l’ok per un anno. Il primo marzo arriva la comunicazione ufficiale di trattenimento in servizio per l’anno 2021-2022. Alla fine di ottobre le prime avvisaglie che qualcosa sarebbe cambiato, e infatti il cinque novembre arriva una pec del Ministero dell’Università e della Ricerca e si chiede di valutare se persistono le condizioni per il mantenimento in servizio e quindi la delibera del 16 febbraio è tornata in discussione sulla base di una diversa interpretazione secondo la quale il trattenimento in servizio dei dirigenti scolastici non vale per i direttori dei conservatori. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio