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Reggina, Taibi “para” le critiche: "Un periodo no da cui usciremo"

«Rimango convinto che sia un gruppo di valore con giocatori esperti. Può capitare il momento negativo, ma ci riprenderemo»

Sulla crisi che travaglia la Reggina parla il direttore sportivo Massimo Taibi. Lui ha le spalle larghe, torna idealmente in campo ed è pronto a “parare” anche le critiche. Da oggi sarà accanto ai giocatori che domenica sera affronteranno al “Granillo” l'Alessandria. «Continuo a pensare - dichiara - che la nostra sia una buona squadra, abbastanza esperta. Fino ad inizio novembre tutti erano entusiasti, dai tifosi, agli addetti ai lavori. I periodi negativi possono capitare. Anche lo stesso Pisa, nuovamente in testa alla classifica, ha avuto un piccolo blackout ed è poi ripartito. Ribadisco che il nostro obiettivo rimane quello di migliorare il decimo posto dello scorso anno. L'ho detto quando occupavamo la seconda posizione, lo confermo adesso. È chiaro che le ultime sconfitte hanno un po' destabilizzato l'ambiente, ma non sarei così preoccupato».

Qual è la medicina migliore per guarire?

«Dobbiamo cercare di riprendere il cammino interrotto tornando alla vittoria. Bisogna essere lucidi per affrontare certe situazioni. Faremo il possibile per rimetterci in carreggiata».

Si sta avvicinando il mercato di gennaio. Individuati i possibili rinforzi?

«Il 29 dicembre, al termine della gara contro il Monza, tireremo una linea per capire cosa fare. Credo sia più utile pensare alla stretta attualità. Fino ad un po' di tempo fa avevo in mente di prendere un giovane centrocampista e una seconda punta, ora, invece, potrei muovermi diversamente».

L'attacco continua a stentare e la difesa non è più affidabile come prima.

«Negli ultimi sedici metri ci manca cinismo. Stiamo analizzando il motivo, anche se le occasioni riusciamo a crearle. Contro Cittadella, Cremonese e Ascoli non meritavamo di perdere. Anche a Lecce sullo 0-0 abbiamo avuto la possibilità di passare in vantaggio. Nel calcio quando si sbaglia troppo si rischia di essere punito. Va aggiustata la mira».

Si può tutto attribuire al non brillante stato di forma di Galabinov o l'ipotesi è riduttiva?

«Galabinov ha segnato sei gol che non sono pochi a questo punto del torneo. È un attaccante vero e riprenderà a fare quello che ha sempre fatto».

Con l'Alessandria servirà comunque un altro atteggiamento...

«Ci troveremo di fronte una compagine ostica. Ho avuto modo di seguire in tv l'incontro con il Cittadella e, al di là del ko, mi sembra che il collettivo di Longo sia in salute. Non sarà una passeggiata. Confidiamo nel pubblico».

Non pensa che le voci sulle difficoltà economiche societarie abbiano anche influito sul vostro rendimento?

«Sull'argomento è già intervenuto il presidente, non c'è bisogno di aggiungere altro».

Cosa succede a Rivas. Le sirene di mercato lo stanno forse condizionando?

«Tutto è possibile, sinceramente non so darmi una spiegazione. Non è al massimo della condizione, ha avuto qualche problema fisico, ma è pronto a riprendersi la scena».

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