La terna commissariale straordinaria sta compiendo l’ultimo tentativo per convincere le tre famiglie, che ancora non hanno abbandonato le case ricadenti nella zona rossa di via Pitagora, a trasferirsi in abitazioni prese in fitto, prima che diventi operativo il piano di sgombero approntato dalla Prefettura, dove ieri mattina è stato riunito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per definire i dettagli della messa in sicurezza di un’area - certificata ad alto rischio dalla Protezione civile regionale -, che non può essere procrastinata sine die, proprio a garanzia dell’incolumità delle persone interessate. Dopo l’interlocuzione avvenuta tra i legali delle parti – avvocato Giovambattista Cacciola per i residenti di via Pitagora e avvocato Vittorio Vecchio per il Comune – pare che si sia aperto uno spiraglio nella tormentata vicenda che fa sperare in un esito del tutto pacifico e condiviso, senza dover ricorrere a provvedimenti che, seppure necessari e inderogabili, presentano risvolti traumatici, tenuto conto che ad essere coinvolti sono anche bambini, anziani e un soggetto diversamente abile. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio