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Stazione centrale di Reggio, scavi nel degrado: Metro City in soccorso del Comune

Dal 2016 si attende la riqualificazione dei resti archeologici affiorati dove doveva essere costruito un parcheggio multipiano

Altro tempo perso. Per riqualificare piazza Garibaldi serve un tempo aggiuntivo. E il ritardo con il quale si sta gestendo questo appalto è diventato importante.

L'ultima tappa di questa odissea si è consumata nei mesi scorsi: era partita la procedura per il primo stralcio dei lavori (quelli prioritari ma non conclusivi) ovvero la messa in sicurezza degli scavi ma nonostante fosse anche stata individuata la ditta, la gara è stata dichiarata inefficace. Questo perché la linea di finanziamento che gravava sull'ex Decreto Reggio non era più attiva in quanto la convenzione era scaduta. Una doccia gelata per vedere riavviato il progetto di recupero dell'area che attende da oltre 4 anni di conoscere almeno la partenza.

Si dovrebbe infatti ricostruire tutta la mole dei contenziosi che ruotano attorno al Decreto Reggio. Operazione non facile tra espropri non ultimati, tecnici mai pagati, giudizi pendenti. Una situazione certo non nuova visto che dagli anni Novanta attorno al Decreto Reggio si sono disegnati progetti e interventi. ed è proprio per questo che l’Amministrazione comunale da tempo aveva avviato con il Ministero un’attività per far sì che un’unica convenzione disciplini le diverse linee di finanziamento. Superando così questo genere di problemi. Ad oggi infatti due canali sono sbloccati, quello che ha consentito ad esempio i lavori del settore idrico e della viabilità.

Nel frattempo è arrivata in soccorso la Città metropolitana che proprio nei giorni scorsi ha approvato un decreto con il quale le opere del monastero della Visitazione e appunto di Piazza Garibaldi sono state spostate sulla misura dei Patti per il Sud.

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