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Erosione a Reggio, quattro nuovi interventi rischiano di essere in ritardo

Le mareggiate “mangiano” altri vasti tratti di litorale

Punta Pellaro a Reggio Calabria

Il fronte del mare avanza. Ad ogni mareggiata continua a mangiare preziosi metri cubi di spiaggia, portando più avanti il suo confine. Da mesi da un capo all'altro del litorale arrivano gli appelli affinché si provveda a mettere in sicurezza quello che resta delle spiagge. Anche quest'anno la furia delle onde infrange i sogni di chi vede su quel tratto di spiaggia la possibilità di continuare a lavorare, di tenere in piedi una casa, di fruire dell'arenile. Ma i tempi della burocrazia poco si conciliano con quelli della natura. Anche se fanno sapere da Palazzo Corrado Alvaro, proprio negli ultimi giorni utili si è riusciti ad inserire quattro interventi nell'elenco del Rendis l'unico strumento attraverso cui la Regione finanzia le opere a difesa del suolo. Il 31 dicembre prima che si chiudessero definitivamente tutte le partite la Città Metropolitana è riuscita a portare a casa questa opportunità che dovrebbe coinvolgere quattro zone: l’area di Pellaro, quella di Palmi, di Favazzina e di Bova. Per queste operazioni adesso dovranno partire le fasi di studio e quindi di progettazione. L’idea non è quella di inseguire l’emergenza ma di articolare progetti di più ampio respiro che prevedono interventi per porzioni di territori. Quindi si avvia una primo step di studio, cui seguirà la progettazione e quindi i lavori.

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