Sei condanne per oltre mezzo secolo di carcere e due assoluzioni. È stata questa la decisione assunta dal Tribunale presieduto dal giudice Fabrizio Forte (a latere Berardi e Me) che ha recepito quasi in toto le richieste (sette condanne per quasi 60 anni di carcere) che avevano formulato i pm antimafia Stefano Musolino e Walter Ignazitto. Si è concluso, dunque, il primo atto del processo “Theorema-Roccaforte” celebrato con il rito ordinario con le condanne di Stefano Sartiano a 17 anni di reclusione; 13 anni e sei mesi sono stati inflitti a Domenico Pratesi; 13 anni a Domenico Sartiano; 3 anni a Saverio Nocera; 3 anni anche per Maria Chirico; 2 anni e sei mesi per Caterina Angela Stivilla. Il Tribunale ha assolto dalle accuse Leandro D’Ascola, difeso dall’avv. Saverio Gatto, e Angela Pirrello, difesa dall’avv. Carmelo Chirico. Nel processo “Theorema-Roccaforte” le ipotesi di reato che il Tribunale collegiale ha valutato andavano, a vario titolo, dall’associazione di tipo mafioso all’estorsione, dalla detenzione illegale di armi aggravati dal metodo mafioso all’intestazione fittizia di beni, violenza privata e altro ancora. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio