La recente notizia del completamento della strada d’interconnessione tra la via Angelo Cosmano di Locri e la via Carrera di Siderno con la E90 (ex statale 106) frutto di un protocollo d’intesa stipulato con la Città Metropolitana di Reggio Calabria apre nuovi spazi alla possibilità di tornare sulla assoluta necessità di “rivedere” gli svincoli della nuova Statale 106 delle due città. Una necessità che, malgrado le solite promesse mai mantenute, rappresenta un’urgenza indiscutibile principalmente per Siderno, che si ritrova uno svincolo che porta a una strada stretta e pericolosa, ma anche per Locri, dove la distanza della nuova arteria dall’abitato è notevole. Due svincoli, insomma, a suo tempo studiati e progettati in maniera certamente poco felice. Quello di Locri, dicevamo, si trova a monte della città, ben lontano dal centro abitato. Quello di Siderno è apparso subito, sin dalla sua apertura, un vero disastro. Immette in un’arteria comunale molto stretta e tortuosa, che attraversa un agglomerato di abitazioni ed è particolarmente pericolosa e difficile da percorrere soprattutto per i mezzi pesanti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio