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Gom a Reggio Calabria, proclamato lo stato di agitazione

La Uil denuncia le condizioni in cui versa l’ospedale, minaccia lo sciopero e vuole interventi immediati. Azzarà: «Due grossi problemi, uno di tenuta della legalità e l’altro di gestione manageriale». Chiesto anche l’azzeramento dei vertici aziendali. «Bisogna dare voce a chi sta in trincea»

«Questo ospedale ha due grossi problemi: uno di tenuta della legalità e l’altro di gestione manageriale». Sono questi gli assi portanti della conferenza stampa molto accesa promossa nell’aula Spinelli del Grande Ospedale Metropolitano dal segretario generale della Uil Nuccio Azzarà. Con a fianco «gli operatori sanitari coraggiosi di questa azienda», e con il supporto di immagini che riproducono anche le battaglie portate avanti dal sindacato negli anni, Azzarà denuncia lo stato della sanità reggina; l’assenza della politica e chiede l’azzeramento dei vertici aziendali del Gom, precisando: «Lo spirito non vuole essere allarmistico; ma intende elevare il senso di responsabilità e dare voce a chi sta in trincea».
Le Istituzioni Tra i punti di riferimento della comunità reggina che ha le possibilità di ripartire, Azzarà cita il procuratore capo Giovanni Bombardieri; il procuratore generale Gerardo Dominijanni; l’arcivescovo Fortunato Morrone e il prefetto Massimo Mariani. «Chiediamo il ripristino della legalità al Gom dove, tra l’altro, si continua a fare scorrere la graduatoria del concorso per personale amministrativo, i cui vincitori non sono nomi a caso. Chiediamo l’intervento della Procura della Repubblica e della Prefettura, ritenendo che ci siano i presupposti per una Commissione d’accesso agli atti».

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