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Gioia Tauro, sarà l’ex Opera Sila a “sostituire” l’attuale tendopoli

Nell’immobile di proprietà della Regione dopo la bonifica si pensa di realizzare un campus con tutti i servizi

È l’ex Opera Sila, già sede operativa dell’Arssa (dunque di proprietà della Regione), lungo la Nazionale 18 che collega Gioia a Rosarno, il sito “post- tendopoli” prescelto dalle istituzioni per installare i moduli abitativi che accoglieranno i braccianti africani impegnati nella stagione agrumicola della Piana. Lo ha confermato il sindaco Aldo Alessio, a distanza di qualche giorno dall’ultimo incontro svoltosi alla Regione con il collega Andrea Tripodi di San Ferdinando, il Prefetto di Reggio Massimo Mariani; il governatore Roberto Occhiuto; l’assessore al Welfare Tilde Minasi e i tecnici regionali. La struttura sorge in un’area di circa 44 mila mq ricadente nel territorio gioiese e, ironia della sorte, è proprio da qui che nel 2010 partì la tristemente nota “rivolta di Rosarno”. I partecipanti alla riunione si rivedranno tra quindici giorni, dopo che gli uffici regionali predisporranno un progetto di massima in merito alla fattibilità dell’intervento.

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