Lo spettro di una nuova importante emergenza rifiuti aleggia sull’intera regione e, in particolare, sulla provincia di Reggio Calabria: un altro intoppo potrebbe infatti gravare sulla già delicata situazione che, oltre alla cronica carenza di discariche sul territorio, subisce l’impossibilità di spedire l’indifferenziata via mare a causa del conflitto in corso in Ucraina. Molte navi che devono portare i contenitori carichi di spazzatura dalla Calabria fino in Svezia sarebbero di fatto bloccate nel porto di Gioia e non è chiaro quando potranno ripartire. Senza contare l’aumento dei costi di trasporto e la riduzione delle quantità conferibili in discarica dall’1 marzo scorso. Ma, come si suol dire, piove sempre sul bagnato e così, ieri, la società lametina “Ecologia Oggi” che gestisce il termovalorizzatore di Gioia Tauro e l’impianto di trattamento di Siderno ha minacciato la possibile interruzione del servizio perché i Comuni reggini, probabilmente impossibilitati dall’evasione tributaria, non starebbero pagando le spettanze relative agli anni 2020-2021 oltre che il corrente.
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