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Reggio, in crescita i ricorsi in materia di interdittiva antimafia

Lo ha comunicato la presidente Caterina Criscenti in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario della sede staccata del Tar

Caterina Criscenti presidente Tar Reggio

E’ stato inaugurato, con la relazione della presidente Caterina Criscenti, l’anno giudiziario 2022 della sezione staccata di Reggio Calabria del Tar. Secondo i dati resi noti, il numero delle sentenze emesse nello scorso anno assomma a 695, «superiore al numero dei ricorsi pervenuti 671». Un risultato che ha contribuito - nell’insieme delle attività della sezione staccata - «all’abbattimento dell’arretrato di oltre il 17%». Il Collegio inoltre, ha adottato 333 ordinanze cautelari, 70 in più rispetto all’anno precedente, «a fronte di un numero di ricorsi sostanzialmente invariato, con un tempo medio di definizione di 27 giorni, ben al di sotto della media nazionale che è di 36 giorni».

Contenuto anche il tempo medio di definizione dei ricorsi in materia di appalti, peraltro in costante crescita: 28 nuovi ricorsi nel 2021, già trattati e definiti, con un tempo medio di 16 giorni per la trattazione della domanda cautelare e di 55 giorni per la definizione dell’intero giudizio.

La presidente Criscenti, inoltre, ha posto in evidenza «l'ulteriore innalzamento del numero di ricorsi in materia di informazione interdittiva antimafia (65 ricorsi nel 2020 e ben 79 nel 2021), con alcune questioni nuove, come quella delle interdittive emesse nei confronti del professionista non imprenditore, sottolineando come nel suo complesso il contenzioso introdotto nel corso del 2021 sia stato caratterizzato da una maggiore varietà dal punto di vista socio-economico prima ancora che giuridico». E’ migliorata complessivamente, la situazione dell’organico del personale di segreteria, poichè nello scorso anno hanno preso servizio tre nuovi funzionari vincitori di concorso.

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