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L’Asp di Reggio risponde all’appello: prorogati i contratti anti-Covid

Medici e infermieri continueranno a rinforzare gli organici per la gestione dell’emergenza

Il punto di partenza non può che allarmare: «I dati in Calabria, e in particolare nell’ambito di pertinenza dell’Asp di Reggio, sono in netta controtendenza rispetto ai corrispettivi nazionali che presentano un progressivo decremento». A metterlo nero su bianco è il commissario dell’Asp, Gianluigi Scaffidi, che per primo nella regione raccoglie l’invito del presidente-commissario alla sanità Roberto Occhiuto per la proroga dei contratti del personale sanitario impegnato nella gestione dell’emergenza, in scadenza il prossimo 31 marzo.
Rinnovo fino al 30 giugno, dunque, per 34 infermieri, 5 biologi e due medici specialisti in igiene e sanità pubblica. Le relative delibere sono state già pubblicate all’albo pretorio ed hanno effetto immediato. D’altronde, proprio alla luce dei numeri non c’è tempo da perdere. Scrive ancora Scaffidi nel provvedimento: «Le situazione si esplicita, nel territorio dell’Asp di Reggio, con un numero di contagi intorno ai seicento/ottocento al giorno e con un numero di ricoverati nel presidio Covid dedicato di Gioia Tauro pari al 22 marzo a 36 laddove essi erano pari a 11 in data 2 marzo scorso. Identica situazione si registra, in ordine ai ricoveri, al Gom con cui il presidio di Gioia Tauro interagisce direttamente per le degenze Covid. Inoltre l’intervenuta “Emergenza Ucraina" comporterà un numero di persone non vaccinate sul nostro territorio in quanto, come da notizie di stampa, in quella nazione la percentuale di soggetti vaccinati si aggira intorno al 35%». Da qui la necessità di mantenere in servizio i “rinforzi”, senza i quali fronteggiare la nuova ondata sarebbe impossibile.

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