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Carceri Reggio Calabria, intesa Garante-Procura per diritti detenuti

Una veduta del carcere di Arghillà

Il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, Procuratore della Repubblica, e il Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, Giovanna Russo, hanno firmato un protocollo di intesa per disciplinare le relazioni reciproche, «affinché - spiega un comunicato - nell'ambito e nei limiti delle rispettive competenze, la Procura, da un lato, ed il Garante, dall'altro, possano contribuire al miglioramento dei rapporti tra la popolazione carceraria e l’Amministrazione della Giustizia, individuando possibili criticità nella gestione delle persone detenute e corrispondenti soluzioni migliorative».

«Reggio è un territorio difficile, tutta la Calabria lo è, ma bisogna avere fiducia nelle Istituzioni e soprattutto nella magistratura che lottando ogni giorno per garantire la legalità non arretra di un passo quando si tratta di tutelare i diritti degli ultimi», afferma la Garante dicendosi orgogliosa di questo risultato «che giunge dopo due anni di pandemia. Sin dalle prime interlocuzioni il Procuratore Bombardieri si è subito mostrato attento alle necessità afferenti le tutele dei diritti delle persone detenute».Il protocollo prevede, tra i vari compiti, che il Garante si faccia portavoce, presso la Procura di istanze, memorie, doglianze delle persone detenute pervenute al suo ufficio o sottoposte alla sua conoscenza. I leali e reciproci confronti hanno portato alla sigla del Protocollo che rafforza l’operato della giustizia sul territorio».

Per il Garante «questo protocollo è un passo di rilievo per Reggio, ed è semplicemente l’inizio di sinergie tra Istituzioni che hanno da tempo deciso di combattere tutte dalla stessa parte con verità e giustizia per la società tutta. Sono tante le iniziative che questo Ufficio vuole avviare con le Istituzioni locali per consentire alle persone detenute, in presenza dei necessari presupposti normativi, di intraprendere reali percorsi di reinserimento». Il procuratore Bombardieri, dal canto suo, ha detto: «Garantire la legge e la tutela dei diritti delle persone tutte, anche di quelle detenute, è un impegno del mio ufficio, e la sottoscrizione di questo protocollo segue analoghe iniziative di altri importanti Uffici giudiziari».

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