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Alcolisti anonimi a Reggio, un percorso lungo (i primi) 41 anni

Festeggiato il traguardo di sobrietà del fondatore della sezione reggina. L’associazione è diventata un faro per chi vuole superare la dipendenza

«Ricordo la data dell'ultimo bicchiere. Erano le sei del mattino del sei aprile del 1981». Ha inizio così il secondo tempo della vita di questo alcolista che a distanza di 41 anni vuole condividere questo momento con la “famiglia allargata” che ogni sabato sera si incontra nella sede degli alcolisti anonimi in via Giudecca. Una festa per questi decenni di sobrietà. Un messaggio con cui accendere le speranze di chi ancora vive nell'agonia. Dalla dipendenza si può uscire. Non è facile, certo. Ma si può. Le testimonianze che si succedono nella sala riunioni di questo appartamento (un bene confiscato una volta simbolo del potere economico delle cosche) confermano che il percorso può portare ad una vita di nuovo normale. Sono inni alla vita, alla riconquista degli affetti, della fiducia.

«Sapevo di essere ad un bivio. Ho rischiato di morire, ne sono cosciente. Le avevo provate tutte. Non è vero che chi beve lo fa per divertimento, per dimenticare. Si sta male quando anche per alzarsi dal letto si deve bere. Il bere diventa un bisogno. Ho distrutto tutto quello che avevo costruito in 25 anni di lavoro. Poi ho saputo dell'esistenza degli alcolisti anonimi. Ancora qua al sud non c'era questa realtà. Sono arrivati da Roma per aiutarmi. Pensavo: se loro sono riusciti, perché non posso farlo anche io. Ho sofferto tanto, mi dispiace per quello che ho fatto passare a mia moglie alla mia famiglia. Ma sono orgoglioso di quello che ho fatto. Non mi vergogno di dire che sono un alcolista. È una malattia non un vizio». E quella piccola pianta ha gemmato. «Ho capito per uscirne c'è bisogno di un gruppo».

E da questa consapevolezza è nato 41 anni il gruppo alcolisti anonimi di Reggio (per contattare l’associazione reggina ci si può rivolgere al numero telefonico 0965 811348). Il primo nel mezzogiorno, sono seguite poi le istituzioni di tante sedi in Sicilia in Calabria, in Puglia.
È arrivata in parallelo la fondazione della Al Anon. Una realtà che accompagna il percorso delle famiglie di chi vive accanto all'alcolista e deve capire come fare a tenere la barra dritta, come fare a disinnescare.

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