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Reggio Calabria, referendum sulla legge Severino: Falcomatà si gioca il tutto per tutto

Il 12 giugno il voto per abrogare la norma costata la sospensione dalla carica. Dopo che l’iter legislativo di riforma si è arenato, il sindaco spera nel raggiungimento del quorum. Il test in città sarà importante

Si scaldano i motori elettorali in vista del 12 giugno quando le urne saranno aperte per le elezioni amministrative ma anche per il referendum. Reggio in questa tornata è tra le città protagoniste perché uno dei quesiti referendari sul settore giustizia riguarda la legge Severino. Legge che a Reggio è stata applicata nei confronti del primo cittadino Giuseppe Falcomatà in seguito alla sospensione successiva alla condanna in primo grado per abuso d’ufficio nella vicenda relativa all’affidamento del Grande Albergo Miramare.

Il quesito referendario per l’abrogazione della Legge Severino (approvata nel 2012) si propone di eliminare l’automatica incandidabilità, ineleggibilità e decadenza di parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali, in caso di condanna penale. A cadere anche l’art. 11 che impone la sospensione degli amministratori locali condannati anche in via non definitiva. E questo è il caso del sindaco che sta preparando l’appello avverso la condanna e che ritiene di dover tornare quanto prima nel suo ruolo.

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