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Sicurezza, il ministro Lamorgese: "68 poliziotti in più a Reggio Calabria"

«Abbiamo parlato di quelli che sono gli indici di criminalità, che per fortuna vede un segno meno in questi primi mesi dell’anno 2022 sia per la città metropolitana che per Reggio Calabria». Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese durante la conferenza stampa organizzata in Prefettura dopo il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nel corso della riunione si è parlato di migranti ma anche di sicurezza e criminalità. «Abbiamo rilevato tutti insieme con i procuratori - ha affermato il ministro - anche l’esigenza che venga previsto un aumento di organico sul territorio delle forze di polizia cosi come della magistratura, così come l’esigenza di aumentare l'organico di tutte le strutture deputate a portare dei risultati concreti. Con il sindaco di Reggio Calabria si è parlato della situazione di alcuni quartieri della città e anche su questo ho fatto presente che arriveranno per l’estate 68 unita della polizia di stato così da poter far fronte a quelle che sono ulteriori esigenze».

Nel corso della conferenza stampa, il ministro ha ricordato anche le indagini della Dda di Reggio Calabria che hanno portato, nei primi cinque mesi del 2022, al sequestro da parte della Guardia di finanza di 11 tonnellate di cocaina al porto di Gioia Tauro. «Considerate - ha affermato - che nel 2020 sono state sequestrate 6 tonnellate mentre nel 2021 sono state 17 le tonnellate. È un’attività di grande impegno che necessita attenzione. La Prefettura e il prefetto stanno operando anche per il monitoraggio dei Comuni. Abbiamo tre Comuni sciolti per mafia e un accesso a Cosoleto. In un momento delicato come quello di oggi, in cui veniamo fuori da uno shock pandemico, due anni complicati, con una guerra alle porte del nostro Paese, credo in un lavoro congiunto di tutte le istituzioni, al di là di quelli che sono i propri convincimenti». «Bisogna lavorare per portare la massima attenzione - ha concluso Lamorgese - ma tutti quanti insieme, per rendere le nostre città più sicure, per fare in modo che vengano riconosciuti sempre i diritti altrui ma che venga anche richiesto il dovere che ogni cittadino ha ad aiutare a rendere il Paese più sicuro».

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