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Spaccio tra Pellaro e San Cristoforo, 4 condanne in appello a Reggio Calabria I NOMI

Nel 2019 fu scoperchiata una rete specializzata nel rifornimento e spaccio di sostanze stupefacenti con base operativa tra Pellaro e il rione collinare di San Cristoforo.

Quattro condanne anche in Appello nel processo con rito abbreviato “Pollice verde”. Decapitate dalla Corte d'Appello di Reggio Calabria le tre pesanti condanne inflitte dal Gup: nello specifico Domenico Di Grande detto “Mimmone” (61 anni) è stato condannato a 4 anni ed 8 mesi (in primo grado 14 anni e 10 giorni); Valentino Buzzan (60 anni) alla pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione (rispetto agli 8 anni e mesi 6); Roberto Bevilacqua (36 anni) alla pena di 3 anni e 4 mesi (in precedenza 6 anni e 10 mesi).

Confermata la marginale la pena inflitta a Carmelo Gatto (31 anni), condannato a 6 mesi di reclusione con una rideterminazione a suo favore di ulteriori 2 mesi. La Corte d'Appello ha riconosciuto la tesi difensiva sul riconoscimento dell'associazione finalizzata allo spaccio di lievi entità sostenuta dagli avvocati Marco Panella, Lorenzo Gatto, Antonino Foti e Marco Tullio Martino.

“Pollice verde” è l'operazione della Procura distrettuale antimafia e dei “Baschi verdi” della Guardia di Finanza di Reggio Calabria che nel novembre 2019 riuscì a colpire una rete, ramificata ed operativa in città, specializzata nel rifornimento e spaccio di sostanze stupefacenti con base operativa tra Pellaro (Reggio sud) e il rione collinare reggino di San Cristoforo.

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