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Locri, il caso di Nicola Romeo. "Risarcitelo o ci incateniamo"

L'appello dei familiari dei giovane disabile a causa di un errore medico

Il tribunale di Locri

A due anni e mezzo dalla sentenza del Tribunale di Locri che ha disposto il risarcimento dei danni subiti da Nicola Romeo, la famiglia del ragazzo attende ancora i suoi soldi, e scrive al presidente della Regione Roberto Occhiuto, alla neo commissaria dell’Asp di Reggio Lucia Di Furia e al prefetto Massimo Mariani perché si attivino a porre rimedio rimedio alla vicenda. Il caso di Nicola Romeo, che oggi ha 24 anni, disabile dal terzo mese di vita, ha registrato nel tempo interventi di associazioni e parlamentari che hanno chiesto lumi sulla vicenda denunciata dal padre di Nicola, Cosimo Romeo.

I familiari di Nicola chiedono di dare integralmente corso alla sentenza 74/2020 del Tribunale di Locri e di procedere alla liquidazione delle somme contenute nel precetto che i loro avvocati hanno presentato, considerando sicuramente l’obbligo giuridico di ottemperare a una sentenza di condanna, ma non tralasciando di considerare anche l’aspetto umano celato dietro a tale sentenza, affinché si colga il grido di dolore, dopo anni di battaglie legali, di sacrificio e sofferenza di di una famiglia a cui è stato rubato il futuro.

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