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L’impianto di Melicuccà riapre come centro di stoccaggio rifiuti

Nel corso della conferenza metropolitana è stata annunciata l’adozione della misura. Versace: «Abbiamo atteso la verifica scrupolosa dei possibili rischi»

Un’ordinanza di stoccaggio dei rifiuti nell’area della discarica di Melicuccà per scongiurare una brusca impennata dell’emergenza. La situazione è davvero al limite. Come hanno spiegato ieri i vertici dell’Ato-Città Metropolitana ai sindaci del territorio fotografando lo stato dell’arte attraverso i numeri: si producono ogni giorno 180 tonnellate di scarti di rifiuti. E gli spazi per i conferimenti continuano a diminuire. Si è passati dalle 150 tonnellate al giorno di febbraio alle attuali 50 a causa dell’esaurimento dei volumi autorizzati. Allo stesso modo anche la trasferenza fuori regione continua a ridursi circa 60 tonnellate al giorno a costi triplicati. Il rimanente si continua ad accumulare. Quindi occorre trovare una soluzione e anche presto.
In questi scenari è maturata l’idea di trovare un sito ulteriore per lo stoccaggio (dopo quello di Gioia Tauro e Sambatello). E Melicuccà in questo momento pare essere l’unica via d’uscita. Operazione di carattere temporaneo che potrebbe essere ufficializzata attraverso un’ordinanza nei prossimi giorni. L'apertura dell'impianto di Melicuccà produrrà un aumento degli spazi disponibili, oltre che il risparmio i circa 40 mila euro al giorno per il territorio e per i Comuni della Città Metropolitana.
Questo il quadro emerso nel corso della conferenza metropolitana che ieri è stata convocata a Palazzo Alvaro. Il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace ha illustrato ai sindaci il lungo iter e le verifiche tecniche che consentiranno l'apertura dell'impianto, in attesa di avviare le verifiche per l'entrata effettiva in esercizio. Vengono ribaditi gli impegni sul fronte della sicurezza. Passaggi ritenuti imprescindibili, ribadiscono a più voci tanto il sindaco Carmelo Versace che il consigliere delegato all’Ambiente, Salvatore Fuda che il dirigente dell’Ufficio tecnico dell’Ato, l’ingegnere Vincenzo De Matteis.

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