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Reggio, un’ordinanza per arginare l’inquinamento acustico

Il provvedimento adottato dal sindaco facente funzioni per disciplinare la “movida”

Conciliare la movida con il diritto dei residenti a vivere in serenità le ore notturne. In un’ordinanza il Comune disciplina orari ed emissioni sonore dei pubblici esercizi puntando sulla priorità: la tutela della salute pubblica.
In una cornice normativa che affida agli enti locali l’adozione di un Piano di zonizzazione acustica e dei piani di risanamento acustico del territorio, (che ancora Palazzo San Giorgio non ha adottato) il Comune attraverso il provvedimento fissa paletti rispetto non solo ai decibel ma anche alle fasce orarie e ai giorni in cui è possibile “fare più tardi”.
Si legge nell’ordinanza di Brunetti: «Tutte le sorgenti sonore fisse ubicate nei luoghi di intrattenimento danzante e di pubblico spettacolo devono rispettare i parametri di emissione/immissione sonora fissati dalla normativa nazionale; tutti gli impianti di amplificazione sonora installati nei luoghi di pubblico spettacolo e/o pubblico intrattenimento, potenzialmente idonei a superare i limiti di pressione sonora consentiti dalla normativa, devono essere dotati di meccanismi di controllo e taratura (limitatori) del livello sonoro custoditi in appositi contenitori debitamente piombati per non consentire manomissioni dopo la taratura.

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