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Omicidio giudice Scopelliti, minuto di silenzio alla Camera a 31 anni dall'agguato

Il giudice Antonino Scopelliti

L’Aula del Senato ha osservato un minuto di silenzio in ricordo del giudice Antonino Scopelliti ucciso il 9 agosto di 31 anni fa a Piale di Villa San Giovanni. «Ricorre oggi l’anniversario della scomparsa del magistrato Antonino Scopelliti, ucciso in un agguato mafioso in Calabria trentuno anni fa». Lo ricorda il presidente della Camera Roberto Fico in Aula. «Entrato in magistratura a soli 24 anni, - ricorda Fico - Antonino Scopelliti si era occupato di alcuni dei processi più importanti della storia recente del nostro Paese: il primo processo Moro, il sequestro dell’Achille Lauro, la strage di Piazza Fontana e quella del Rapido 904. In qualità di Sostituto Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione, era in procinto di rappresentare l’accusa contro gli imputati del maxiprocesso di mafia a Palermo quando fu ucciso. Sul luogo dell’assassinio fu scritto "la tua morte ha spezzato il silenzio di questa terra". Ricordare Scopelliti significa dunque non far calare mai il silenzio sul sacrificio di chi, come lui, si è impegnato, in prima persona e senza riserve, in una battaglia di legalità, di rigore morale e di giustizia. Ripercorrere la sua storia ci sollecita a non abbassare mai la guardia e ad assicurare ogni giorno, nella lotta contro la mafia, una risposta efficace non soltanto attraverso l’azione e investigativa e giudiziaria, ma anche mediante politiche di sviluppo e riduzione delle diseguaglianze sociali. E a contrastare nel contesto istituzionale, economico e sociale ogni pratica o complicità collusiva».

«Il 9 agosto di 31 anni fa il Giudice Antonino #Scopelliti veniva barbaramente ucciso per mano della mafia. Ricordare questo straordinario testimone della legalità significa continuare a chiedere verità e giustizia e, allo stesso tempo, significa rinnovare tutta la nostra vicinanza a chi, ogni giorno, è in prima linea per combattere il malaffare e costruire un futuro migliore». Così su Facebook il Senatore IV, Ernesto Magorno.

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