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Reggio, il Covid svuota la Rianimazione e gli incidenti stradali la riempiono

In ospedale è comunque un Ferragosto di emergenza

Vadalà, De Lorenzo, Macheda e Franco

Aria di Ferragosto e di libertà, di quella festa speciale che arriva nel cuore dell'estate, tra colori e sapori che arricchiscono, come non mai, la tavola. Eppure è proprio in giorni come questi che la prudenza non può essere mai troppa; regole e comportamenti sono da rispettare scrupolosamente sulle strade che ci accompagnano nei luoghi dell’amicizia, ma che al tempo stesso possono rappresentare una fonte di pericolo.
«La scorsa notte abbiamo registrato un ricovero per incidente​ stradale; un paziente in moto, arrivato in elisoccorso dalla ionica. Un episodio che si è rinnovato a poca distanza di tempo da tanti altri e che ha richiesto il trattamento in Terapia intensiva», rende noto il primario, nonché capo dipartimento dell’Emergenza-Urgenza del Grande ospedale metropolitano, Nuccio Macheda.
Dal fatto di cronaca in sé​ al quadro di insieme, il passaggio è breve. «Registriamo il pieno in Rianimazione; gli undici posti cosiddetti “tradizionali”, quelli per intenderci non ​ riservati al Covid, sono​ tutti al completo; ma è anche un dato che si presta alla riflessione e che più direttamente riguarda le considerazioni che siamo facendo: il venti per cento è rappresentato da traumi che avvengono sulla strada, e questo dovrebbe essere evitato».

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