È nato come stabilimento industriale di lavorazione degli agrumi, è stato al centro di una vicenda giudiziaria, oggi è abbandonato al degrado. Per scrivere la seconda pagina della vita dell’Italcitrus occorre fare presto. I tempi dettati dal percorso per i progetti del React Eu sono stretti, entro il mese di ottobre occorre formalizzare un impegno giuridicamente vincolante per la realizzazione dei lavori. Come dire è scattato il conto alla rovescia. Ed allora per evitare di mandare in fumo questa opportunità di bonifica del sito, si cambia passo, o almeno ci si prova. Per questo è stata convocata da Palazzo San Giorgio per i primi di settembre la conferenza dei servizi decisoria, in forma semplificata ed in modalità asincrona per acquisire i pareri sul progetto definitivo da porre come base per il successivo affidamento dei lavori. Un iter scandito dai tempi della burocrazia, nel mese di ottobre dello scorso anno si è provveduto alla revisione del piano operativo approvando le schede dei nuovi progetti rientranti negli assi di competenza del settore ambiente, nel mese di dicembre è stato individuato il responsabile unico del procedimento per l’operazione di bonifica e recupero a verde del sito industriale dismesso che prevede un investimento di 1,5 milioni di euro. Nel mese di giugno è stato conferito l’incarico per la redazione del progetto definitivo. Ipotesi progettuale che sarà al centro della conferenza dei servizi che siede attorno allo stesso tavolo i rappresentanti di Comune, Città Metropolitana, Arpacal, Soprintendenza.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio Calabria