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Palmi, la lente della minoranza su decoro urbano e pulizia

Quattro interpellanze del gruppo di Barone. Segnalazioni da Villa Repaci al quartiere Trodio

«Altro che città felice». Sono oltre quaranta le richieste di chiarimento che l’opposizione facente capo al candidato a sindaco Giovanni Barone ha depositato a Palazzo San Nicola da quando, poco più di un mese fa, c’è stato l’insediamento del nuovo consiglio comunale. Una attività di pungolo nei confronti dell’amministrazione comunale sotto forma di interrogazioni, interpellanze e mozioni sulle problematiche che affiggono il territorio e che sono in attesa di risposta.
«Le condizioni poco civili in cui versa la città sono state purtroppo facilmente visibili agli occhi dei pochi visitatori e dei tanti palmesi rientrati per il periodo agostano: sporcizia e sacconi di immondizia ovunque, topi e blatte padroni delle piazze specie di notte, strade malconce e dissestate benché da poco bitumate» il messaggio dei consiglieri Giovanni Barone, Carmelo Melara, Antonietta Gagliostro e Anna Bagalà che chiedono di discutere in aula quattro interpellanze.
Si parte dallo stato di salute della Villa Repaci in località Pietrosa che recentemente ha visto il crollo del cancello di ingresso. «Come noto ai frequentatori di località Pietrosa, già difficilmente raggiungibile per una strada dissestata e piena di erbacce, diverse persone hanno già manifestato il loro dissenso con pubblicazioni di materiale fotografo che evidenzia lo stato di abbandono. Questo “spettacolo” danneggia l’immagine della città», sottolineano i consiglieri.
Quindi spazio alle condizioni della fontana storica di piazza Amendola: «La fontana è in stato di abbandono totale, tanto da divenire contenitore di rifiuti, la stessa si presenta senza illuminazione, sporca e senza acqua al suo interno in un momento nel quale viene visitata dai turisti».

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