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Incendi nel Parco d'Aspromonte, pochi ristori ai Comuni

I sindaci a distanza di un anno dalla terribile estate di fuoco sottolineano che serve fare tanto di più per ricucire il rapporto con il territorio e i cittadini

Un Parco d’Aspromonte che cerca di riconquistare la sua identità. Nell’ultima riunione della Comunità sono emerse le criticità di un’istituzione che deve ritrovare il proprio ruolo. Il presidente Micari ha posto l’accento proprio su questo aspetto: «Sembrerebbe che, osservando da lontano, il Parco si stia sgretolando, cosa che di fatto non è. La visibilità dipende dalle persone che vi collaborano e, in particolare, i sindaci dei Comuni appartenenti all’area del Parco devono essere gli attori principali di tutti i processi del territorio, con il ruolo di cerniera tra il territorio e l'Ente Parco. Per superare le problematiche e/o le difficoltà che si presentano è importante creare un legame di unione». Nel suo intervento il sindaco facente funzioni della Città metropolitana, Carmelo Versace, ha ricordato che in relazione agli incendi dello scorso anno che hanno segnato il territorio «a prescindere dalle responsabilità, a tutt'oggi nonostante i vari incontri in Prefettura, con la Regione e la Protezione civile nazionale sono arrivati agli enti esigui ristori finalizzati alle aziende», mentre il primo cittadino di Roccaforte del Greco ha ribadito che a causa degli incendi i Comuni sono stati martoriati con ingenti perdite economiche. Stessa cosa sostenuta dal rappresentante del Comune di Samo.

Durante i lavori il sindaco di San Giorgio Morgeto ha messo in evidenza un particolare non da poco e cioè che da quando è stato eletto sindaco non è riuscito ad avere un incontro col presidente del Parco. Inoltre ha aggiunto che non era stato messo a conoscenza dell'inaugurazione del Centro visite di San Giorgio Morgeto che è gestito da un'associazione a conduzione familiare, leggendo un articolo di giornale, dove si riporta una dichiarazione del presidente, il quale afferma che a San Giorgio Morgeto ultimamente sono arrivati molti visitatori come attestato dalla locale Pro loco che gestisce il Centro visite mentre lo stesso ha ricordato che non ha alcuna notizia o constatazione di tutti questi visitatori presenti a San Giorgio Morgeto e infine ha concluso sottolineando che «all'interno del Parco vi sono numerosi problemi che bisogna affrontare, ad esempio i cinghiali».

Nel suo intervento il sindaco del Comune di San Lorenzo ha messo l’accento sugli eventi che hanno caratterizzato la vita del Parco «in questi ultimi anni il territorio è stato devastato, per cui è opportuno riorganizzare. Trovo fondamentale far comprendere che l'Ente è al servizio del cittadino e non come si pensa un impedimento o una serie di divieti» mentre dal canto suo il sindaco ff del Comune di Reggio, Paolo Brunetti, intende aprire un dibattito su numerose problematiche: «La prima, a mio avviso, dovrebbe riguardare i lavoratori di Calabria Verde e qui sarebbe opportuno rivolgere alcune domande alla Regione che oggi però è assente. Un altro punto dovrebbe riguardare la diga del Menta, che non bisogna solo considerare come un bacino importante per la fornitura d'acqua alla città di Reggio Calabria, bensì un punto di attrazione turistica per riscoprire i luoghi attraverso delle manifestazioni anche sportive. Così come il Santuario della Madonna di Polsi è un luogo da rilanciare. Altro punto importante dovrebbe essere la valorizzazione dei terreni incolti, a tal proposito il Comune di Reggio Calabria sta aprendo uno sportello in collaborazione con Invitalia al fine di supportare i proprietari dei fondi per la gestione dei contributi per l’avvio di attività. Ulteriore punto dovrebbe essere la creazione di centrali per lo smaltimento delle biomasse, con un'azione sinergica».

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