No unanime «al potenziamento dell’attraversamento con approdi-scivoli a nord dell’attuale stazione marittima».
Chiara e netta la posizione del Consiglio, cristallizzata in aula e messa nero su bianco, con destinazione Autorità di Sistema, in linea con quella sempre ribadita negli anni: «Spostamento degli approdi a sud per liberare dall’attraversamento intraurbano, che preveda l’autoporto (aree già in proprietà e realizzazione già finanziata, tanto che l’ente è dotato di progetto definitivo), l’asta di raccordo, con ripascimento della spiaggia di Acciarello, restituzione degli attuali attracchi in concessione per ampliare l’area diportistica e dei piazzali autostradali come polmone a verde», per «modernizzare le infrastrutture nel rispetto del clima e dell’ambiente; rimuovere un ostacolo allo sviluppo; ridurre l’inquinamento; consentire di raggiungere in minor tempo l’approdo siciliano; migliorare le condizioni di sicurezza della navigazione».
Spostamento che significa «investimenti pubblici (Rfi) per interconnettere Calabria e Italia con le reti europee, ridurre diseguaglianze territoriali, migliorare la qualità della vita; sviluppare ed incentivare il trasporto intermodale nell’area Bolano per contenere le emissioni nocive».
«L’impegno dell’Adsp – si sottolinea nel documento – deve essere progettare e realizzare gli approdi a sud perché necessari allo sviluppo sostenibile dell’Area dello Stretto. L’intero consiglio ha già chiesto d’impegnare le somme Pnrr nello spostamento, di concerto con l’azione della Metro City che ha impegnato 578 mila euro per la progettazione. Al di là della localizzazione (che dovrà essere supportata da studi e da analisi costi benefici), non c’è altra decisione da accettare».
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