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Beni confiscati a Reggio. Settore “vuoto” e il delegato Califano si dimette

La carenza di organico al Comune si fa sentire sempre di più e non è possibile eseguire gli indirizzi politici dell’amministrazione

Una mole impressionante di beni immobili sottratti alla criminalità organizzata e assegnati al Comune. Reggio è la seconda città in Italia per numero di beni assegnati: ben 365. Purtroppo però l’ufficio dedicato è vuoto nel senso che manca una squadra che possa dare seguito agli indirizzi politici dell’amministrazione su questo settore molto scottante. La carenza di organico pesa parecchio sul funzionamento degli uffici e questo che è considerato non attinente ai servizi essenziali dell’amministrazione sembra essere passato in secondo piano.

Anche per queste motivazioni il consigliere delegato Gianluca Califano ha deciso di gettare la spugna rimettendo la delega nelle mani del sindaco facente funzioni Paolo Brunetti.

Avevamo provato a sentirlo nella scorsa settimana per avere qualche dato dopo la recente pubblicazione da parte dell’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ma non ha saputo aggiungere altro in attesa di altre determinazioni. Ieri invece la conferma arrivata dallo stesso consigliere Califano di avere rimesso la delega nelle mani di Brunetti. Un’esperienza breve la sua: era stato nominato in qualità di consigliere comunale in quota “Italia Viva” quale delega al settore ad aprile scorso ma dopo cinque mesi ha interrotto le sue attività e adesso si trova senza uno specifico settore di cui occuparsi.

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