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Scilla, la Casa della Salute si “spezzetta” in edifici del Comune

Insufficienti i locali del “vecchio ospedale” per trasferire i reparti chiusi dall’Asp per carenze strutturali

L'ex ospedale "Scillesi d'America" di Scilla

Dopo la notizia da parte dell’Asp della chiusura dell’ala più ampia dello “Scillesi d’America” per carenze strutturali, si è svolto un sopralluogo con la partecipazione dei dirigenti dell’Asp Roberto Mittiga e Salvatore Barillaro, del consigliere comunale con delega alla sanità Mario Patafio e del direttore sanitario del presidio Ernesto Giordano, nella parte vecchia dell’ospedale che, secondo le perizie dei tecnici di Invitalia, è sismicamente sicura.
«La ragione del sopralluogo – spiega il consigliere Patafio – è la verifica della possibilità di individuare locali utili per trasferirvi i servizi allocati nella parte dell’ospedale classificata pericolosa. Nella zona vecchia dell’ospedale abbiamo verificato l’insufficienza numerica dei locali utili rispetto alla necessità. Ho rappresentato ai dirigenti la disponibilità del Comune di Scilla di mettere a disposizione locali di nostra proprietà per scongiurare l’ipotesi di spostamenti fuori Scilla, mantenendo così più servizi possibili nel nostro Comune».
Dopo la disponibilità dei dirigenti Asp di Reggio Calabria e su autorizzazione del sindaco Pasquale Ciccone sono stati effettuati una serie di sopralluoghi nei locali dell’ex scuola di via Tripi, dell’ex scuola elementare di Marina Grande, dell’ex scuola di Favazzina e dell’ex mattatoio nei pressi della villetta comunale.

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