Saranno 52 i medici cubani reclutati dalla Regione per rinforzare le strutture sanitarie e destinati al Reggino. Lo si evince da un provvedimento dell’Azienda sanitaria provinciale guidata dalla commissaria Lucia di Furia che cerca un servizio alberghiero per questi professionisti per un periodo di sei mesi prorogabili di altri sei. I professionisti cubani saranno così suddivisi sul territorio reggino: 16 a Locri e Polistena e 10 a Gioia Tauro e Melito Porto Salvo. Chi vorrà ospitare i medici dovrà aderire all’avviso entro la fine del mese.
È stata quindi confermata la notizia secondo la quale i primi ad arrivare dovrebbero poi prendere servizio prevalentemente in realtà sanitarie della provincia di Reggio Calabria, maggiormente sofferenti in termini di penuria di camici bianchi. Man mano, poi, si procederà a rimpolpare gli organici di altre strutture disseminate tra il Pollino e lo Stretto. Tutto ciò in linea con quanto previsto nell’accordo quadro tra la Regione e la Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos S.A. (CSMC S.A.).
«Ci daranno fino a 497 medici - furono le parole utilizzate dal governatore Roberto Occhiuto dopo la firma dell’intesa, lo scorso agosto -, quelli che servono nei nostri reparti ospedalieri, ce li daranno all'occorrenza. Ora cominceremo da settembre con alcune decine di medici che integreremmo nel nostro sistema sanitario, e in questo modo però questi medici, in affiancamento ai medici calabresi, riusciranno a garantire il diritto alla cura dei cittadini calabresi». Un’operazione questa che si inserisce nel più ampio piano di rafforzamento delle attività del servizio sanitario regionale volute fortemente dal governatore Roberto Occhiuto.
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