I fatti risalgono al settembre 2019. Quando un cittadino, Antonio Maviglia, si rivolse all’allora assessore Giovanni Muraca per chiedere lumi sull’assenza di servizi sanitari a Pentimele. Muraca avrebbe avuto una reazione sopra le righe costringendo il Maviglia – lo sostiene nella denuncia – a tollerare che lui gli ispezionasse il portafogli rovistando tra documenti ed effetti personali e facendo valere il fatto che lui fosse un appartenente alla Polizia di Stato. Il cittadino ha sporto denuncia e il pm ha ritenuto che ci fossero i presupposti per rinviare ogni decisione davanti al Tribunale monocratico, dove Muraca dovrà comparire il prossimo 3 marzo. L’avv. Sergio Laganà, che difende Muraca, si dice «sconcertato In relazione ai fatti denunciati da Antonio Maviglia.
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