Malgrado il carattere forte, deciso e intraprendente, e la capacità della battuta facile, spesso ironica ma anche pungente, suor Costantina, delle “Figlie della Divina Provvidenza”, non è riuscita a trattenere le lacrime durante l’intervista dell’inviato Rai del Tgr Calabria che le chiedeva il perché di quest’addio. Sì, perché domenica scorsa, giorno della solennità di Cristo Re, a Gerace è finita una bella storia di apostolato e di missione evangelica. È quella che per ben 102 anni è stata alimentata dalle religiose della Congregazione fondata nel 1832 da Maria Elena Bettini, col supporto del barnabita Tommaso Manini, con lo scopo di favorire l’istruzione delle fanciulle povere. A Gerace le “Figlie della Divina Provvidenza” arrivarono infatti il 29 ottobre 1920 su impulso del cappellano padre Giovanni Semeria che a Roma, presso la Casa Generalizia, perorò la decisione di inviare in Calabria le religiose perché aprissero asili, laboratori per andare in aiuto di orfani di guerra, di ragazze e di bambini disagiati.
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