C’è attesa per la conferenza stampa di stamattina promossa dal Cmdt (Coordinamento dei movimenti per la difesa del territorio), che si svolgerà alle 11 nella sala consiliare, per esporre le ragioni che hanno portato, nei giorni scorsi, singoli cittadini e rappresentanti di diverse associazioni a presentare un nuovo esposto sull’inceneritore di contrada Cicerna.
Alla base di questa iniziativa, sottoscritta tra gli altri dalla consigliera comunale Adriana Vasta, dall’ex vicesindaco Jacopo Rizzo e dall’avvocato Grazia Maria Corio e indirizzata sia alla Procura di Palmi che a quella di Catanzaro, le preoccupazioni che da tempo attanagliano i cittadini del territorio, soprattutto in merito all’insalubrità dell’inceneritore e ai controlli che potrebbero risultare insufficienti.
Per gli attivisti, «un nuovo e più stringente allarme» sorgerebbe infatti dal procedimento avviato dalla Regione per l’adeguamento e il completamento dell’impianto. «Quel che si vuole rimarcare – si legge nell’esposto – è il vulnus che la gestione dell’impianto continua ad apportare alla salute dei cittadini e all’ambiente, di cui si sono acquisiti elementi sintomatici proprio nel corso della procedura di avviso pubblico esplorativo», che muove «da una descrizione accurata dello stato in cui versa l’impianto al momento della pubblicazione e che ha altresì provocato nei soggetti interessati alla partecipazione una serie di richieste di chiarimenti su diversi aspetti non soltanto di quanto da realizzarsi ma anche della parte già realizzata e funzionante dell’inceneritore».
Sarebbero venute così alla luce anche circostanze «che danno il segno di quanta incuria e trascuratezza – continua il documento – vi sia nei confronti della res publica da parte di coloro che sarebbero tenuti a preservarla, con uno spreco di risorse e di denaro che appare oggi più che mai intollerabilmente impunito».
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