Il fiume Budello si colora ancora una volta di nero: un’anomalia purtroppo sempre più ricorrente in determinati periodi dell’anno. Anche ieri, infatti, nelle prime ore della mattinata, il torrente è apparso color petrolio, circostanza che fa pensare si tratti delle acque reflue dei frantoi che, per becera prassi, aprono e puliscono le vasche di raccolta delle acque di vegetazione.
I primi sospetti ricadono dunque sugli opifici per la lavorazione delle olive dislocati lungo l’asta fluviale ma solo accurate indagini potranno dire se si sia o meno trattato d’altro.
L’ allarme, stavolta, è stato lanciato direttamente dal sindaco Alessio che ha scritto al presidente della Regione, Occhiuto; all’Arpacal; al Dipartimento regionale all’Ambiente; alla Capitaneria di Porto di Gioia Tauro; al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri; ai Carabinieri forestali; alla Polizia locale; alla Città Metropolitana, settori Ambiente e Difesa del suolo, alla Polizia metropolitana.
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