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Bovalino, finalmente la bonifica di Scinà: la bomba ecologica viene “cancellata”

Interventi in dirittura d’arrivo dopo che il caso salì anche alla ribalta nazionale

L’inizio della bonifica della discarica di Scinà località di Bovalino che costeggia la fiumara Careri tra le frazioni Petrara e Bosco Sant’Ippolito è la conclusione di un lunghissimo iter amministrativo su un finanziamento della Regione Calabria il cui iter ha avuto inizia nel lontano 2012. Fu allora infatti che venne approvato un piano di interventi per la bonifica di diversi siti altamente inquinanti, tra cui rientra anche quello di Bovalino finito nell’elenco dei 24 più inquinanti dell’intera regione Calabria.
Lo scenario è rimasto a lungo invariato: rifiuti ammassati nel corso degli Anni ’80 e ’90 che, con le grandi piogge, finivano inevitabilmente in mare visto che la discarica insisteva ai margini della fiumara Careri che chiaramente in inverno si gonfiava erodendo i cumuli di rifiuti con tutto ciò che ne conseguiva.
Risale al mese di marzo del 2017 l’approvazione dell’elenco dei siti da finanziare con le risorse del “Patto per lo sviluppo della Calabria – Attuazione degli interventi prioritari e individuazione delle aree di intervento strategiche per il territorio”, attraverso cui Bovalino ha avuto lo stanziamento di 5 milioni di euro. Sono dovuti però passare quasi altri sei anni per vedere le ruspe a lavoro.

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