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La tendopoli di San Ferdinando è sempre un inferno. "Non luogo dove manca tutto"

L’ennesima denuncia del sindacato Flai Cgil. Il punto su nodi irrisolti e difficoltà quotidiane per i braccianti

Vigilia dell’Immacolata all’insegna dei diritti, delle tutele e della solidarietà sociale per la Flai Cgil di Gioia Tauro, impegnata in una costante attività di sindacato di strada in favore dei braccianti africani che lavorano sul territorio. Un’iniziativa che, purtroppo, ha anche confermato il perdurare di una drammatica e amara realtà. «L’uscita effettuata oggi (mercoledì, ndc) – ha evidenziato il segretario generale Rocco Borgese – è stata del tutto particolare, poiché allontanandoci dagli schemi canonici dell’ormai consolidato modus operandi del sindacato di strada, “marchio di fabbrica” Flai, abbiamo voluto parcheggiare il furgone e scendere a piedi per muoverci su strade più che particolari, ossia quelle della famigerata tendopoli di San Ferdinando, registrando uno spaccato dell’attuale situazione. Dopo le tante assemblee precongressuali Cgil, fatte nell’arco dei mesi invernali e conoscendo fin troppo bene la situazione in cui versa la bidonville – ha aggiunto Borgese – abbiamo infatti voluto ritornarci facendo un giro a piedi e calcando la miriade di viuzze e contrade che si sono formate all’interno della stessa. Qui, abbiamo potuto constatare che si è ritornati al passato, un “non luogo” dove l’anarchia è sovrana e la quotidianità manca dei servizi essenziali, in primis acqua, luce e le minime condizioni igienico-sanitarie che non si comprendere proprio cosa siano».

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