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Manufatti abusivi a Reggio, il Comune affida a Castore le demolizioni

L’operazione rientra nelle iniziative adottate dall’amministrazione per contrastare il fenomeno della cementificazione selvaggia

Si affida alla società in house Castore la demolizione coatta degli immobili abusivi. Operazione con cui l'amministrazione comunale intende snellire i tempi di intervento. Uno stanziamento di circa 500 mila euro destinato alle demolizioni di immobili individuati secondo le priorità che l’Ente ha puntato. E di emergenze, su un territorio che in più parti risulta sfigurato dal dissesto idrogeologico, dalla cementificazione selvaggia, dal consumo di suolo e dall'illegalità diffusa, se ne contano diverse.
Da decenni le associazioni ambientaliste denunciano come la Calabria e Reggio non fa certo eccezione, sia una delle regioni con il più alto tasso di reati nel ciclo del cemento. Tante le ordinanze di demolizioni emesse e mai eseguite, secondo un report di Legambiente poco più del 30% a livello nazione con una forbice tra nord e sud che continua ad allargarsi.
Dal 2004 al 2020, in Calabria su 1.192 ordinanze di demolizione emesse, solo 133 sono state eseguite, ovvero l'11,2%. In questo contesto si inserisce l'iniziativa con cui l'ente ha destinato delle risorse alle attività di abbattimento. Una nuova sensibilità sollecitata dagli scenari apocalittici che i cambiamenti climatici prefigurano. Un approccio quello adottato dall’ente in cui l’attività di demolizione, è intesa quale sviluppo conclusivo dell’opera di repressione dell’abusivismo, requisito di effettività della sanzione e, al contempo, strumento di tutela del territorio e di sensibilizzazione ad un uso ordinato e rispettoso del territorio quale bene comune e primario.

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